Oh, ebbene sì.
Finalmente il 2012 è arrivato. L’anno dell’apocalisse, della fine dell’universo, oh, finalmente.
Sorvolando le stupidaggini, stavo guardando indietro nel tempo a quelli che erano i miei buoni propositi per il 2011.
Direi che, con il senno di poi, rispettare i propri propositi (soprattutto quelli che mirano a una distanza così siderale come quella di un anno intero) è un’impresa mastodontica.
Di per certo, se riuscissi a rispettare i miei buoni propositi per il 2012 diventerei un uomo felice in tutto e per tutto, realizzato e compiuto. Grazie al cielo (a volte) ho i piedi per terra, e quindi eviterò di fare una corposa lista di propositi come ho fatto l’anno scorso. Così posso evitarmi di rileggere questo articolo tra un anno e rimanere deluso dalla mia anarchia e sconsideratezza.
Chi mi conosce sa che sono discontinuo, ma mi piace pensare che quando parto e percorro i giusti binari sono implacabile come un treno ( non come il regionale da Napoli Centrale però eh? che quello è placabile da qualsiasi cosa)
A proposito di Trenitalia, chiudo con Zerocalcare, che è un fumettista veramente con i controcazzi, molto 2.0 come piacciono a me.
Trenitaja
2 commenti:
Quest'anno anch'io ho fatto come te: niente buoni propositi, che poi a rileggerli a fine anno ti deprimi perché non sei riuscito neanche nel "e laverò la macchina almeno una volta al mese".
E, sì, Zerocalcare è veramente un grande. Hai preso il suo libro?
Esatto, è proprio questo il punto.
Ho visto da poco che è uscito il suo libro e rientra sicuramente nei prossimi must-buy, non ci sono dubbi!
Posta un commento